La mia intenzione è di correggere il modo di ascoltare il jazz, dimostrando che i concetti che stanno alla base di questa musica possono cambiarvi la vita. Vorrei aiutarvi a percepire la musica e a individuare le differenze tra i suoni e le personalità dei grandi musicisti: Dizzy Gillespie, Billie Holiday, Miles Davis, Ornette Coleman, Charlie Parker, Jelly Roll Morton, John Lewis e altri ancora. Lancerò uno sguardo su ciò che passa per la mente dei musicisti in azione; cercherò di dimostrare la centralità del blues, di spiegare in che cosa l’improvvisazione jazz differisce da ogni altra forma di improvvisazione musicale, di esplorare la dialettica creativa tra l’espressione di sé e il sacrificio di sé nel jazz, una tensione che sta alla base dello swing, nella musica e nella vita.
Meraviglioso…
Come tutte le cose (meravigliose) che davvero cambiano la vita.
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Sì. Come i gatti, ad esempio. 😉
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…e i cani e i fiori non recisi e la musica … E tutto quel che ci fa dire: “Oh…” 🙂
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oh si, dai, fallo. magari hai già pubblicato qualcosa di esplicativo o da consigliarmi, al riguardo?
E di Zawinul, che mi dici? 🙂
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piccolo misunderstanding: è una citazione dal libro di Wynton Marsalis, Come il jazz può cambiarti la vita. te lo consiglio. è illuminante.
Zawinul? un genio, direi..
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Ottimo!
Bel blog!
😉
r.
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e sì, il jazz cambia la vita. come non vederla con altro cuore quando si vede e ascolta (per esempio): http://traccesent.com/2012/07/09/keith-jarrett-gary-peacock-jack-dejohnette-prism-1985/
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